martedì 17 febbraio 2015

SOLO CHIACCHIERE





Il Perdono, dimenticare il passato,
 non aver rancore e l'umiltà
sono cose stupende
 ma sol se  il coraggio di concretizzarle si ha

Altrimenti è come specchiarsi
Su vitrea ingannevole superficie di specchio
in cui è riflessa l'immagine distorta di sé.

Vestito argentato,
super ego chiamato
da un sottilissimo ago di vanitosa superbia
 nel tempo cucito.
 difficil da levar una volta indossato.

  Magica vitrea lastra argentata 
che gente credulona lascia incantata
e  come una maga con il suo velenoso elisir ti annienta.

 Lunga è la strada, impervia e sì dura,
non facile piena di buche di dossi
di lastre di sassi e di fossi.

Burroni improvvisi e voragini oscure
Dinnanzi ai tuoi passi s’aprono

Paure inconsce divorano,
è la vita che ci mette alla prova
è la miseria del cuor ch'essa divora.

Ma ognun cammina con i propri calzari
che siano comodi o che siano vari
non giudichiamo chi li porta in maniera maldestra .

Chi cammina speditamente
O chi guarda immobile da una dissestata finestra.

Accettim se possibile la gente
Così com’è  senza volerla cambiar
ascoltandola, senza far niente  

Vacue son le parole che escon dalla bocca e non dal cuore
 come pur le stonate inutili note d'un mediocre tenore.


© Mario Italo Fucile

domenica 15 febbraio 2015

CATENA INDISSOLUBILE





No non posso dalla mente e dal cuor  cancellarti
non posso far finta di  non amarti
sarebbe come strappar da solo il mio cuore
come abbandonare un fulgido amore

Un muscolo palpitante nel petto mi batte
di sentimenti composti
d’ amori e di emozioni struggenti
di notti insonni in giorni diversi

Per scrivere veloce su un foglio parole
anelli che s’intreccian fra loro
dorate catene che formano versi
che sgorgan spontanei dal cuore

Non posso legger il tuo nome senza soffrire
pensare al tuo sorriso senza morire
dal piccolo scrigno  non escono semplici frasi
ma sangue impregnato di sentimenti confusi.


Un viso segnato da occhiaie e da pianti
da sofferenze e da grandi tormenti
anche  il mio cuore si ferma a momenti
per far uscire il ricordo di gioiosi frangenti.



© Mario Italo Fucile

sabato 14 febbraio 2015

SAN VALENTINO UN GIORNO FELICE



Stanotte le mie palpebre si chiuderanno
come soffici tendine di pelle
per sognarti per guardarti
mentre scivoli come angelo fra le nuvole
per unire due cuori forse spenti
o magari vivi e di passione alimentati.

Ossigeno puro che incendia
come carburante l'amor divampa
e avvolge di ardore i corpi di acerbi amanti.

O calda brezza proveniente dal mare
che agita i fiori di ciliegio
 che profumano intensamente di gioia
e colorano le anime afflitte
di nuovo maturo desio.

Amore maturo amore pacato
sensuale romantico
se il rapporto di fisico amor si è lacerato
un ago invisibile venga a ricucir ogni strappo
non sia un dono importante
costoso o elegante.

Basta il disegno di due cuori
segnati da due dita intrecciate
su una candida tovaglia di lino
mentre alle spalle sorride un cherubino.

Che non si spenga la fiamma
che si ravvivi il desio
che l'amor non si spenga
che la mano si porga
che abbraccio sia forte
e il fiato vi tolga.


© Mario Italo Fucile

venerdì 13 febbraio 2015

NOSTALGIA




Perché non mi vedi quando ti veglio
Perché non sorridi se guardandoti mi meraviglio
stupefacente è il tuo candido viso
elegante  è il portamento
fata solitaria nel cielo viandante

Donna che reciti poemi d’amore
che espandi nell’aere frasi e melodiche note
con voce sommessa e non da tenore.

Ancella misteriosa ammiccante che sogna
un amore intenso un tempo forse avuto
e che pari non trova nella realtà che oggi è una gogna
seppur meritato e intensamente voluto.

Omaggi reali offrir al mondo tu sai
non cose tangibili, doni concreti o materiali
solo espressioni d’intenso calore
che leniscon con un gioioso riso gli altrui mali.

Letizia che ancor dopo tanto mi manca
di cui avrei avuto immenso bisogno
in momenti tristi e cupi in cui la luce si spegne
e cerchi quella fiammella,  per te  unico sogno.

Ho imparato che vi sono estreme battaglie
s’affrontano in solitudine e con estremo coraggio
che appoggiarsi a qualcuno sperando che ti aiuti
è solo un  evanescente miraggio
e che riuscir a  percorrere il duro cammino
 lo si può far sol con l’aiuto divino.

Ciò nonostante nostalgia di te sempre mi prende
il cuor mio è vuoto e so che ciò non ti sorprende.

© Mario Italo Fucile








mercoledì 11 febbraio 2015

PER LA GENTE DI CUORE




Non so come ringraziarti
avrei tanto voluto farlo
nella vita non ci son mille soli
uniche son le amorose genti

Per tutti gli attimi che sei a me vicino
per ogni gentil parola e ogni abbraccio
per il supporto a giorni ostili
dando forza a passi incerti

Per il tuo amor mai pronunciato
per tutto ciò che m’ hai donato
sorger del sol dopo un diluvio
non so come ripagar nella mia vita

Per quel che la brava gente mi ha già dato
se avessi ciò saputo
ti saresti allontanato

Ecco perché scrivo qui in questo momento
il cuor tuo saprà chi è il riferimento.

© Bisserka Veliova

tradotta e rivista da Mario Italo Fucile

Immagine da WEB