venerdì 29 maggio 2015

КОГАТО СИ ОТИДЕШ....... ВСЕ СЕ ПИТАМ..



Дали ще се събуждам с благодарност, 
че съм още жива?
Дали ще виждам утрото красиво и
слънцето, което сънено наднича от хоризонта ?
Да... когато си отидеш ... любов.
Денят ми празен как ли ще минава,
залисан с проблеми злободневни?
И хората около мен какво ли ще говорят
доволни или тъжни ?
Да... когато си отидеш ... любов.
Цветята ще цъфтят ли пак така красиви,
обагрени с цветовете на дъгата?
И аз отново ще ги гледам ли,
замаяна от аромата им прекрасен?
Да... когато си отидеш ... любов.
Дали ще наблюдавам огнения залез,
заслушана в песента на птици?
Или пък нощем дълго ще се взирам
и ще се рея сред звездите.. омагьосана?
Да... когато си отидеш ... любов.
Страхувам се от тази неизвестност!!
И затова те моля..
НЕ ! Не си отивай!
Защото се боя че ще остана сляпа
за красотата бликаща навред край мене!
© Bisserka Veliova

QUANDO SE NE ANDRA' L'AMORE




Penso a quando uscirai dalla mia vita 
mi sveglierò ringraziando d’esser ancora viva’
potrò rivedere l’alba che sorge in una meravigliosa cornice 
mentre il sole comparirà all’orizzonte 
stropicciandosi gli occhi ancora assonnati?

Si, quando se ne andrà l’amore…

Come saranno le mie vuote giornate
distratta solo da banali inutili pensieri
e la gente come sarà, leggendo la solitudine 
dipinta sul mio volto.

Sarà triste o felice?

Sì quando se ne andrà l’amore

Saranno i fiori ancora così belli
fioriranno del colore dell’arcobaleno?

e io li guarderò nuovamente 
stordendomi nel loro meraviglioso profumo?

Sì quando se ne andrà l’amore

Guarderò ancora felice il tramonto infuocato 
ascoltando estasiata il cinguettio degli uccelli?
mi soffermerò a guardare la notte 
o come in un incantesimo volerò come fata stupita 
fra le stelle luminose e accecanti?

Si quando non ci sarà più l’amore….

Ho paura di quell’ignoto momento 
di ciò che sarà di quel grande tormento 
e ti chiedo per questo “ NO!  non te ne andare.”

Temo di non poter più rimirare la bellezza 
che ovunque mi circonda rendendomi ebbra 
del sentimento che ora mi pervade 

NO! Non te ne andare 

© Bisserka Veliova







giovedì 28 maggio 2015

AVRESTI POTUTO ESSERE TU



Avresti potuto essere tu la mia regina.

Avresti potuto essere tu,
fra le rose d’ una serra,
la prima, la più bella,
il mio grande vero amore.

Avresti potuto essere tu..
la vera attenzione del mio cuore.

Non hai aspettato…

Non hai voluto…

Non hai potuto…

Dalla tua vita e dal tuo cuore mi hai cancellato.

Avresti potuto essere tu…
non l’ho dimenticato.


© Mario Italo Fucile

martedì 26 maggio 2015

COME UN LIBRO APERTO




Affonda…

Il mio sguardo nel tuo irrequieto animo,
attraverso i tuoi occhi verdi
preziosi e trasparenti come smeraldi,

Leggo…

Un leggerissimo velo di tristezza
che non offusca la tua mente
né smorza l’intensità della luce
che proviene dal più profondo del tuo cuore,
alimentata dal fuoco della passione.

Capisco…

E’ così immensa la forza del tuo amore
che strappa con benevola violenza
le traslucide tendine d’emozione
..velata sofferenza..
pensando che io non t’ami.

Trattieni

L’urlo delle tue lacrime
per non ferirmi.

Ingoi

 Il grido disperato di chi teme di restar sola

“Io sono qui, tua per sempre,
non mi abbandonare ti prego amore.“


© Mario Italo Fucile

domenica 24 maggio 2015

GUANCE DI PESCA






Zigomi tondeggianti rosei e vellutati
guance di pesca
frutti maturi dai più desiderati
occhi profondi, noccioli puri
intenso lo sguardo che turba ogni cuore

Larga è la fronte da accarezzare
labbra carnose nascoste alla vista
solo a pochi farai tu baciare

Donna d’oriente dal velo cadente
stoffa pregiata multicolore e suadente
circonda il tuo volto come flessuosa cornice
mette in risalto ciò che la bocca non dice.

Non solo sopracciglia appena accennate
meravigliose anche le ciglia
neri fili sottili di seta e ciniglia.

Angelico il volto, meraviglioso dipinto
risveglia come l’alba sensi assopiti
ammorbidendo cuori induriti.

Resister non si può al tuo languido sguardo
difficile sarà raggiunger il traguardo
quello di poterti solamente sfiorare
o su un’alcova di seta adagiare.

Guance di pesca, questo è il tuo nome
togli la mano dinnanzi alla bocca
 di convulso ardore fra le tue braccia  fammi morire
di dolce profumo d’ albicocca inebriare.

Vivere un sol giorno d’intensa passione
senza attender neppure un minuto
né desiderare nemmeno un  domani.

Fiore di pesco struggente è il desio
frutto proibito lontano dall’uomo
forse nessuno ti potrà mai  avere
perché sei più bella d’una  Madonna
figlia di Dio da adorare
un’ illusione da non poter mai amare

© Mario Italo Fucile