venerdì 13 febbraio 2015

NOSTALGIA




Perché non mi vedi quando ti veglio
Perché non sorridi se guardandoti mi meraviglio
stupefacente è il tuo candido viso
elegante  è il portamento
fata solitaria nel cielo viandante

Donna che reciti poemi d’amore
che espandi nell’aere frasi e melodiche note
con voce sommessa e non da tenore.

Ancella misteriosa ammiccante che sogna
un amore intenso un tempo forse avuto
e che pari non trova nella realtà che oggi è una gogna
seppur meritato e intensamente voluto.

Omaggi reali offrir al mondo tu sai
non cose tangibili, doni concreti o materiali
solo espressioni d’intenso calore
che leniscon con un gioioso riso gli altrui mali.

Letizia che ancor dopo tanto mi manca
di cui avrei avuto immenso bisogno
in momenti tristi e cupi in cui la luce si spegne
e cerchi quella fiammella,  per te  unico sogno.

Ho imparato che vi sono estreme battaglie
s’affrontano in solitudine e con estremo coraggio
che appoggiarsi a qualcuno sperando che ti aiuti
è solo un  evanescente miraggio
e che riuscir a  percorrere il duro cammino
 lo si può far sol con l’aiuto divino.

Ciò nonostante nostalgia di te sempre mi prende
il cuor mio è vuoto e so che ciò non ti sorprende.

© Mario Italo Fucile








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