Il Perdono, dimenticare il passato,
non aver rancore e
l'umiltà
sono cose stupende
ma sol se il coraggio di concretizzarle si ha
Altrimenti è come specchiarsi
Su vitrea ingannevole superficie di specchio
in cui è riflessa l'immagine distorta di sé.
Vestito argentato,
super ego chiamato
da un sottilissimo ago di vanitosa superbia
nel tempo cucito.
difficil da levar una
volta indossato.
Magica vitrea lastra
argentata
che gente credulona lascia incantata
e come una maga con
il suo velenoso elisir ti annienta.
Lunga è la strada,
impervia e sì dura,
non facile piena di buche di dossi
di lastre di sassi e di fossi.
Burroni improvvisi e voragini oscure
Dinnanzi ai tuoi passi s’aprono
Paure inconsce divorano,
è la vita che ci mette alla prova
è la miseria del cuor ch'essa divora.
Ma ognun cammina con i propri calzari
che siano comodi o che siano vari
non giudichiamo chi li porta in maniera maldestra .
Chi cammina speditamente
O chi guarda immobile da una dissestata finestra.
Accettim se possibile la gente
Così com’è senza
volerla cambiar
ascoltandola, senza far niente
Vacue son le parole che escon dalla bocca e non dal cuore
come pur le stonate
inutili note d'un mediocre tenore.
© Mario Italo Fucile
Nessun commento:
Posta un commento