Uno sbuffo di vapore si eleva
nel cielo sereno e assolato.
un sibilo acuto strazia un etereo silenzio fra i boschi,
Il percorso sicuro, da ruote d’acciaio e dal
vento, è accompagnato.
Ferree, lunghe rotaie unite
da traverse di quercia dai colori forti e
un po’ foschi.
Dal finestrino visi ridenti e
sguardi sognanti scompaiono.
In un attimo, fronti segnate
da rigature di aspro sudore,
al mio sguardo attento, in un
fulmine di pensierosa tristezza
nel mio cuore appaiono.
Vestiti di stracci, vecchi
rattoppati pezzi di stoffa
non sembrano certo turisti o
viaggianti incalliti.
La figura di tutta quella
gente ammassata sui sedili è ora più goffa,
né appaiono a parer mio né
sorridenti né divertiti.
I fuochisti spalan carbone
nella fornace con velocità inaudita,
la macchina dal corpo
tondeggiante e dal muso affilato scorre veloce
fuggendo, sospinta dalla
pressione di bollente vapore,
verso una meta già definita
Macchinisti sudici, ricoperti d’impercettibile
polvere dal grigio colore,
Il volto dal fuoco
illuminato,
le muscolose braccia, sporche e annerite, son
lucide del loro sudore,
IMPRECANO
Svetta veloce il corpo
ferroso,
dalla massa robusta e
annerita,
atavica memoria di forti
emozioni,
di fanciulleschi ricordi di
un tempo gioioso,
Macchina sbuffante tanto cara
a me molto gradita,
la sua nostalgica visione fu
per i miei occhi,
molte volte capriccio
impellente e lamentoso .
Immagini in grigio antracite,
un susseguirsi veloce di movimenti,
continui abbaglianti flash
che guardavamo sereni in una sala dorata.
CINEMA
Ragazzi felici per la bella,
felice, divertente giornata.
Ma ora è diverso, i volti che
vedo scrutano il cielo pensierosi e adombrati,
Il vento scompiglia i biondi
capelli di donne con i seni di stracci adornati.
Non è certo una sala dai
sedili vellutati di rosso che ora le attende,
ma paesi lontani e
sconosciuti; miniere, cotonifici, faticosi lavori.
Umili tenebrose fredde
baracche di legno da abitare.
Strane lingue e idiomi di difficile
comprensione da imparare
Vecchie speranze già
abbandonate,
nuovi sogni da coltivare
Un nuovo futuro, in un paese
ancor sconosciuto,
ostile e tutto ancora da ricreare
con la forza e il coraggio di
chi è disperato.
®© Mario Italo Fucile
Bellissima! chi ha una certa età rivive quei tempi.
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