lunedì 31 agosto 2015

PERLA DEI CARAIBI






Non posso resistere al tuo sguardo
guardarti negli occhi con indifferenza
devo girarmi, voltare il mio capo
Questa è la mia sofferenza. 

Tanto è il desio
di peccare e di non ascoltare Dio.

Occhi di pantera, sguardo penetrante
che come freccia acuminata trafigge il mio costato
aprendo il mio cuore come un libro
e lasciandolo ammaliato.

No, non sono innamorato
ma affascinato, preso, estasiato….
..dalla tua giovinezza,
dalla tua raffinata bellezza.

Pantera, pantera nera
dalle labbra carnose
dai denti perlacei che risplendono 
al riflesso del sole sulle bianche spiagge di isole tropicali
ove foglie di Palme danzano al vento 
proteggendo con la loro ombra 
i corpi di innamorati coperti di sola sabbia.

Occhi che risplendono della luce della tua terra,
illuminando il mio futuro,
lo so, sì lo so, sei e resterai una chimera,
un sogno perso, come persa è stata la mia gioventù.

Calore ambrato emanano le tue guance,
selvaggia passione  leggo nei tuoi occhi,
tesoro caraibico emerso  dagli abissi dell’oceano,
profondo e affannoso, come il tuo respiro quando ami.

Cofanetto di diademi dai capelli ricci
comparso nella mia vita irrequieta
 per impreziosire le mie giornate
per arricchire questo mondo di illusioni e delusioni.

Ti vedo pantera, perla caraibica….

Mentre danzi leggera
 e sfili con i passi felini e felpati
con  movimenti del corpo aggraziati
e ancheggi con i tuoi fianchi arrotondati
che ogni uomo vorrebbe cingere e mai lasciare.

Perla, perla nera
non dirmi di no….
…lasciati  ammirare….

© Mario Italo Fucile
Immagine da web




SOLO CHI ODIA




Solo chi odia
 non percepisce il profumo di un fiore,
solo chi non ama,
ferisce un’anima pura,
chi disprezza offende una dolce creatura.

Che tu sia dannato
e dal mondo dei giusti allontanato.

Hai ferito chi crede in un mondo migliore
nella purezza e nella bellezza
del  vero  amore.

Hai usato il corpo di donna
 sol per il tuo proprio perverso piacere
dimenticando di poter essere padre o marito
con un preciso e morale dovere.

E tu donna che non rispetti il tuo corpo,
che non percepisci ciò che esso ti chiede
 il suo vero bisogno,
che di te mostri l’immagine peggiore
ti chiedo di esser a ciò superiore.

Non vendere l’immagine del corpo discinto
ragiona con il cuore e non farlo d’istinto.

© Mario Italo Fucile

Immagine da Web

COSI' VICINI COSI' LONTANI




Così vicini da non poter respirare,
così vicini da sentire i lenti sospiri,
e il cuor palpitar d’amore.

Così vicini da annegare nel colore dei tuoi occhi,
senza potersi salvare,
dai sentimenti che pervadono il mio essere,
e straziano il cuore.

Che tu sia donna o cosa,
che sia cielo o mare
che sia terra fertile da concimare
o montagna da scalare.
ora sei un sogno lontano,
un ricordo nostalgico. 

Madre dei sentimenti,
padre delle mie emozioni,
genitori che ho lasciato
con un ricordo che mi pervade,
che mi assilla.

Perché….

Così vicini senza poterti toccare,
senza poterti stringere,
abbracciare, gioire di te,
del mio sole.

Eppur così lontani…
Come lo può essere una cometa dal sole
la luna dalla terra,
il mare dal cielo.

Io da te, tu da me
ognuno da sé stesso
se manca la propria metà.

la lontananza non è distanza
ma mancanza di percezione
mancanza di decisione
d’ amore, di passione
e di ricordi.

© Mario Italo Fucile
Immagini da Web


domenica 30 agosto 2015

IL TUO NOME E' ROSA




Quanto sei dolce,
come profuma il tuo corpo,
essenza di rosa emana,
mentre lo accarezzo con le mie ruvide mani.

Rosa è il tuo nome,
rosa è il tuo corpo che apre i suoi petali,
accogliendomi fra le sue braccia.

Donna che amo e ho amato per tutta la vita
e amerò con passione infinita.

Rosa è il tuo nome
rosa è il colore delle tue labbra,
rosa è la tua pelle delicata, odorosa e vellutata.

Piccola fragile rosa di montagna
che si è fatta spazio fra i rovi
che emana tutt’attorno il suo profumo,
dolce inebriante veleno che penetra nella pelle,
che blocca il cuore
e con esso ogni volontà, ogni resistenza.

Lasciando spazio solo all’amore,
rosa è il tuo nome, rosa le tue labbra,
 le tue guance, il tuo corpo, il tuo cuore.

Sì rosa….

© Mario Italo Fucile
Immagine da Web




POSSO SOLO PREGARE




Posso certo amare
Ma il mio amore non basta
Posso certo aiutare,
ma il mio aiuto non basta.

Posso pregare
Sapendo che la vita altrui non è nelle mie mani,
come non lo è la felicità,
non posso, no  non posso
evitare le altrui come le mie sofferenze.

Solo devo guardare accettare
Forse piangere e soffrire in silenzio,
confortare,
ma non cambiare il mondo
né la gente se non lo vuole.

Se preferisce l’odio all’amore,
se non sa cosa sia la paura,
la guerra, la dannazione,
il pianto e la disperazione.

Non posso anche se lo volessi,
sì anche se lo voglio
non è nelle mie possibilità,
non è nelle mie capacità,

Posso solo pregare,
questo sì lo posso fare
che voi siate felici
che Dio vi aiuti
che la Madonna vegli su di te
e di te, dolci stelle alpine.

Io non posso rendervi felici,
né proteggervi o aiutarvi,
ho solo la forza per badare a me
ma sappiate che vi amo.

© Mario Italo Fucile
Immagini da Web