Perché non mi vedi quando ti
veglio
Perché non sorridi se guardandoti
mi meraviglio
stupefacente è il tuo candido
viso 
elegante  è il portamento
fata solitaria nel cielo
viandante 
Donna che reciti poemi
d’amore 
che espandi nell’aere frasi e
melodiche note 
con voce sommessa e non da
tenore.
Ancella misteriosa ammiccante
che sogna 
un amore intenso un tempo forse
avuto 
e che pari non trova nella
realtà che oggi è una gogna
seppur meritato e
intensamente voluto.
Omaggi reali offrir al mondo tu
sai
non cose tangibili, doni
concreti o materiali 
solo espressioni d’intenso calore
che leniscon con un gioioso
riso gli altrui mali.
Letizia che ancor dopo tanto mi
manca 
di cui avrei avuto immenso
bisogno
in momenti tristi e cupi in
cui la luce si spegne 
e cerchi quella fiammella,  per te  unico
sogno.
Ho imparato che vi sono
estreme battaglie 
s’affrontano in solitudine e
con estremo coraggio 
che appoggiarsi a qualcuno sperando
che ti aiuti 
è solo un  evanescente miraggio 
e che riuscir a  percorrere il duro cammino
 lo si può far sol con l’aiuto divino. 
Ciò nonostante nostalgia di
te sempre mi prende 
il cuor mio è vuoto e so che
ciò non ti sorprende. 
© Mario Italo Fucile 

 
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