Ho trascinato
Su spalle cadenti
Una croce di quercia
dalla furia dell’uomo e
dall’odio annerita.
Scivolando su selciato di
pietra
Son caduto e mi son rialzato
Le mie carni sono state
straziate
Da strisce di cuoio affilate
Lasciando ferite profonde
segni delle vostre frustate.
Ma io perdono
Il mio sangue dalla fronte e
dal viso
Raggrumato in perle di pianto
Collana che ha cinto il mio
collo
Sotto la smorfia di un dolce
sorriso
Forati con chiodi appuntiti
Le mani ed i piedi son stati
da ferri più roventi che
arrugginiti.
Ma io perdono
Roventi d’amore per il mondo
Fumanti di nuvole d’oro
Che in cielo s’univano
Creando una sola grande
parola..
PERDONO
Sì entra lancia nel mio
costato
Squarciami il petto e
trafiggimi il cuore
Non potrai in alcun modo
fermarlo
Perché è pura energia
fonte di vita e non di morte l' Amore
Chimica pura
Alchimia che avvolge ancora il
creato
Anche se mi avete umiliato
Schernito, ferito, picchiato
Ma io perdono
Milioni di croci al ciel
elevate
Da nuovi farisei son state
create
Moderne lance virtuali nei
costati infilzate
Braccia, ginocchia, ancora
spezzate
dall’avidità di menti
impazzite.
Ma c'è perdono
aspettando
apostoli che girino il mondo
donando nuovo pane reale
che non sia il mio corpo straziato
e vino che non sia altro
sangue
ma tanta speranza, lavoro, concreto
condivisione e rispetto profondo
© Mario Italo Fucile
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