sabato 6 dicembre 2014

NON C'E' GELO CHE TENGA





Nessuno potrà mai soffocare con alito caldo di speranza.   
ciò che nell’ignoranza e nella cattiveria s’alimenta,
gelo che nella notte di solitudine,
 brividi di disperazione creano.

Solo i germogli che nel cuor nostro trovan dimora,
radicate  radici nella profondità delle emozioni più belle,
quelle che non sentono freddo,
 ma oltre i ghiacci e la neve inspessita
guardano con ostinata speranza solo le stelle,
scorgendo in quella luce una nuova vita......

..Sopravvivranno al vento che soffia con ostinata insistenza
nelle notti più buie e più fredde
là dove un uomo ha calpestato una serena esistenza
 facendo eco all’ululato dei lupi,
un suono che fra i ghiacci aprirà ulteriori dirupi,
mentre il candore di candidi cristalli,
stelle  perfette di acqua gelata
si macchierà fra le rocce  di  terra infangata.

Quel germoglio fino allora assopito e dormiente
si sveglierà crescendo nel niente,
i magnifici coloratissimi suoi fiori
spanderanno nel vento profumatissimi odori.

Coloreranno con l’intensità del loro manto
vellutati petali, soffici come può essere un guanto,
l’intera superfice ghiacciata
che del loro riflesso verrà ammantata.

Ogni sguardo sul panorama si poserà sbalordito
su questo piccolo miracolo per l’uomo inaudito
che spalancherà a quell'individuo distratto
nuove visuali di vita
pria soffocate dal gelo dell’anima d'una miseria inaudita


Immagine suggerita da Ave Lepre tratta da WEB

Poesia di Mario Italo Fucile
© tutti i diritti riservati






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