mercoledì 6 maggio 2015

LA ROSA NELLA SERRA




Vorrei essere l’unico a veder rifiorire nuovamente una rosa,
fiore ferito nell’anima e ora leggermente sfiorito
ma che sempre emana freschezza
profumo dolciastro di bocciolo in fiore.

Un fiore deciso a riprendersi con costanza e caparbia
Lo splendore del tempo remoto
Quando lo stesso guardava il verde dei prati
Ed il sole ne accarezzava i petali più esposti
Colorando  le guance vellutate di rosa.

Starei a guardarla mentre cresce fiduciosa
Forte e rigogliosa
Facendosi prepotentemente strada
Fra le coetanee piante chinate al suo fianco
A far da damigelle alla regina della serra.

La proteggerò dalle intemperie e dal gelo della notte
La coltiverò in un’intima e raccolta serra
Illuminata dal chiaror della luna.

Magnifico bocciolo esposto al tepore dell’umida terra
Alimentato col concime della speranza
Dalla consapevolezza che il mondo è lì che l’aspetta.

Attenderò silenzioso accanto con pazienza e costanza
Lo farò finché non sarà mille volte più bella
Poi sarà libera di andare,
di abbellire l’arredo che lei vorrà
purchè sia fatto di solo vero amore

Solo allora potrò allontanarmi sereno
Con la morte nel cuore aspettando un suo improbabile ritorno.



© Mario Italo Fucile

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