Poesia tratta dall’immagine
di Anna Nicchi per un evento poetico
Gialle campanule protese
verso il cielo
attraversato da vapori in
movimento
silenziosi spettatori
d’incanti,
miracoli della natura.
Che con la preghiera costante
della terra
invocazione soffocata
nell’anima
dal grido di dolore…
rivivono.
Al dilagar dell’incuria e
della solitudine
dell’ingordigia
e dell’egoismo.
Fiori profumati elisir
espandono
ultima prece per l’umanità
sorda alle grida di rabbia
delle zolle aride per mancanza di lacrime
ultimo e umido prezioso
elemento
di sopravvivenza.
Verdeggianti foglie
proteggono dalla calura
bruciore infernale
monito
punizione divina.
Apri gli occhi oh uomo
guarda
osserva ciò che rimane del
tuo scempio
e prega.
© Mario Italo Fucile
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