venerdì 3 aprile 2015

AD OGNUNO UNA CROCE ( rivista )




AD OGNUNO UNA CROCE

Arriverà tra poco la Pasqua
la redenzione di nostro Signore
crocefisso su una  tribolazione da legni formata
di lacrime e sangue imbrattata
simbologia di grande espressione d'amore,

E' resuscitato affinché si ascoltasse il suo grido
per eliminare tra noi ogni  rancore
solo Barabba da ladrone incallito
 si è nel suo cuor veramente pentito
cambiando il peccato in nuovo candore.

Mi sento come un Cristo su questa terra,
soffro vedendo tante ingiustizie
piango sapendo che c'è gente infelice
e che il mondo è dominato da tante mestizie

C’è sofferenza di sentimenti nei nostri cuori,
velati tormenti adombrano volti
ferrea mano che anima afferra
rivelando ai più, nascosti risvolti.

Sento rinchiuso nel mio sentire
 chi ha il cuore infranto o svuotato nel tempo i farisei
vorrei allargare le braccia per dare loro conforto
per restituire un sorriso a chi ha subito un semplice torto.

Lo faccio perché sento chi è sofferente 
dell'abbandono di chi è indifferente 
una carezza o uno sguardo può essere amore 
anche se non lo fosse aprirebbe di sicuro il lor cuore.

So che Cristo non ha un vero sesso,
in questo mondo la sua figura rappresenta il dolore. 
Sgorga  flusso abbondante di sangue dal gracile corpo
dalla profonda ferita del suo ansimante costato, 
impregna la  grezza croce di legno a cui è legato
e con rugginosi chiodi con cui è fissato

Oh tu donna che conosci la croce
ferita anche tu nell’orgoglio e nel costato
lo stesso dolore concependo hai certo provato
dona la pace e un ramo d’ulivo
non seguire le orme dell’uomo che ha dimenticato
e dei farisei stanno seguendo l’esempio feroce


© Mario Italo Fucile

Nessun commento:

Posta un commento