Pensavo fosse facile capire
le persone,
una perspicacia innata una
sensibilità
a me data o da circostanze
inenarrabili creata
Sono cresciuto con l’istinto
d’un felino
che circospetto annusa
nell’aria,
pensando di poter gestire il
proprio destino
CHE CRETINO SONO STATO
Sì che cretino sono stato a
fare di questo sistema,
un modo di vita, insulsa e
pervasa da mille inutili paure
SI ECCO ORA SO
A cosa servivano le mie
ossessioni,
le mie continue osservazioni,
lo sguardo negli occhi dell’altrui
gente,
cercando una conferma alle mie
convinzioni
paura? Fobie? Forse di un
nuovo inferno
questo sì certamente.
Ero pantera che si muoveva in
quel bosco
Dell’umana gente
sempre di corsa spesso diffidente
sì in un agguato permanente,
osservando con diffidenza da
ogni lato,
annusando l’aria e muovendomi
silenzioso,
con passo leggero sicuro e felpato
DIFESE INUTILI ORA,
INDISPENSABILI ALLORA
Oh genitori, genitori egoisti e anche ingrati.
Quante aspettative su di me ,
quanta responsabilità
sulle mie spalle avete
scaricato
E per cosa, mi chiedo per
cosa?
Per la vana speranza d’essere
amato.
E per me cosa restava, nulla
mai nulla
solo una briciola di felicità
o meglio, niente
Sentimento che non esiste e
che cerco inutilmente.
E’ difficile ora cambiare, è
difficile non cercare di aiutare,
per chi lo ha fatto tutta una
vita, sperando vanamente
di essere ripagato con un
sorriso NON con niente
®© Mario Italo Fucile
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