lunedì 2 giugno 2014

AFFETTIVITÀ' MANCATA




Pensavo fosse facile capire le persone,
una perspicacia innata una sensibilità
a me data o da circostanze inenarrabili creata

Sono cresciuto con l’istinto d’un felino
che circospetto annusa nell’aria,
pensando di poter gestire il proprio destino

CHE CRETINO SONO STATO

Sì che cretino sono stato a fare di questo sistema,
un modo di vita, insulsa e pervasa da mille inutili paure

SI ECCO ORA SO

A cosa servivano le mie ossessioni,
le mie continue osservazioni,
lo sguardo negli occhi dell’altrui gente,
cercando una conferma alle mie convinzioni
paura? Fobie? Forse di un nuovo inferno
questo sì certamente.

Ero pantera che si muoveva in quel bosco
Dell’umana gente
 sempre di corsa spesso diffidente
sì in un agguato permanente,
osservando con diffidenza da ogni lato,
annusando l’aria e muovendomi silenzioso,
con passo leggero sicuro e felpato

DIFESE INUTILI ORA, INDISPENSABILI ALLORA


Oh  genitori, genitori egoisti e anche ingrati.

Quante aspettative su di me , quanta responsabilità
sulle mie spalle avete scaricato
E per cosa, mi chiedo per cosa?
Per la vana speranza d’essere amato.
E per me cosa restava, nulla mai nulla
solo una briciola di felicità o meglio, niente
Sentimento che non esiste e che cerco inutilmente.

E’ difficile ora cambiare, è difficile non cercare di aiutare,
per chi lo ha fatto tutta una vita, sperando vanamente
di essere ripagato con un sorriso NON con niente

®© Mario Italo Fucile




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