giovedì 12 giugno 2014

DUE MEZZE MELE



La mia mente vaga pensando a un passato molto remoto,
a una mela che ci ha reso inconsciamente 
timorosi dell’amore, 
di ciò che hanno considerato peccato.

Chissà, mi dico alle volte, cosa sarebbe successo
se quel serpente non si fosse intromesso,
sarebbe esistito quello che ora noi definiamo,
SESSO?

Nell' EDEN ci sarebbero ancora 
due fanciulli inebriati di platonico amore
e non miliardi di esseri umani,
o in centinaia di milioni e milioni.

Persone che gustano……...
ancor oggi una mela con maggiore piacere,
a tavola seduti o nel letto adagiati
assaporando quel frutto
maturo, peccaminoso e maledetto.

Un morso ed un rapporto sfrenato,
unione immediata di corpi in un groviglio 
di membra,
in un  amplesso appassionato.

No la coppia  oggigiorno è in crisi profonda,
fantasmi d'amanti convivono in una torre 
chiamata Babele….
ci si parla senza ascoltarsi, 
si ascolta senza parlarsi.
L’amore lo si fa senza alcuna passione
per saziarsi si cerca la trasgressione.

Serve alla donna per sognare d’essere amata,
per non sentirsi ancora una volta usata,
strumentalizzata , sfruttata e abusata.

HA BISOGNO DI SENTIRE UN UOMO VICINO 

che la tratti come una magnifica fata
che la riempia d'attenzione, di carezze e di baci,
come quando eran fidanzati.

 E SOGNA, E NOI  POETI FACCIAMO ANCORA  SOGNARE 

E' di colpo sparito l’uomo considerato tale,
 solo se forte sicuro e virile, 
che fa solo l'amore brutale, 
scaricando energie represse,
calmando esigenze pregresse.

Lasciando la donna accaldata, 
girando la schiena senza nessuna carezza.
L'abitudine, la vita frenetica e impulsiva
hanno ucciso la consapevolezza d'essere amata.
e di sentirsi nel cuor 

ANCOR VIVA

In noi tutti c’è una parte nascosta,
nasciamo da un seme  indefinito….
non siamo né uomo né donna...
Poi la natura fa il suo giusto cammino,
e solo allora, forse,  c’è la mano
 d' un essere Divino.

 Ma la mente, i sensi, le emozioni,
possono essere se vogliamo pur eguali
se della mente facciamo prevalere 
la parte che serve per essere felici
per non far morire 
questo grande sentimento
anzi per farlo con costanza e pazienza ravvivare

CAPIRSI COME SE FOSSIMO UN UNICO FRUTTO

composto da due metà separate, 
di diverso pigmento colorate 
ma con un unico filo robusto
da un ago pazientemente legate

Pensare come l’altro cercando il piacere in se stessi
 scivolando e perdendosi nell’altrui corpo,
come unica polpa e unico torsolo.

NON E’ EGOISMO, E’ SOLO AMARE CIO' CHE NOI SIAMO

SAPERE CHE ESISTIAMO

Se come una mela unita dal destino,
di due metà se ne fa una sola, 
non è iniziato il vero cammino

HA INIZIO

Quando nasce la voglia di distaccarsi, 
e d’unirsi non con un filo,
ma diventando ognuno di noi, una mela matura.
due mele che si scelgono consapevolmente,
per mai più separarsi.


L’altra metà oramai  l’abbiamo assorbita
sappiamo  come ci si deve donare,
coscienti di ciò che dobbiamo anche avere.
Solo ora si apre il vero cammino 
liberi ma uniti come scelta e non come dovere.

 e questo,

 LA MAGGIOR PARTE NON LO FA


®© Mario Italo Fucile 


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