Accovacciato sulla riva d’un fiume
di muschio coperta e addobbata,
come vergine, donna matura,
Nella purezza e trasparenza
d’acqua incontaminata,
scruto con il cuore incantato
quella stupenda creatura
il suo nome per ora è solamente
natura.
Osservo attorno al mio essere
irrequieto,
ogni piccolo particolare della sua snella
figura.
Il suo splendore abbaglia il
mio sguardo.
solitario viandante cammino
solerte,
l’orario è un po’ tardo,
verso colline avvolte da
soffice coltre
Verdeggiante distesa, tiepida
serra
di raso e di seta trapuntata
avvolta in un impercettibile
velo
Disseminata da forme
aggraziate,
di diamanti e topazi dai tenui
colori,
discesa come angelo dal cielo,
e sulla terra delicatamente adagiata.
il pianeta, illuminato dal
riflesso del sole,
appare nella sua completezza.
osservo quell’ovale,
come se fosse un ridente volto di donna,
fra ombre e chiarori,
mi pare di scorger un divino conosciuto
sorriso.
Un dolce richiamo,
un esplicito irresistibile invito
a camminare ancora più veloce
prendendomi, come fata
leggiadra, per mano.
Nel suo cuor un sentimento
struggente
mi attende con il cuore che
batte impazzito,
e il corpo nella sua
vellutata pelle raggrinzito,
sapendo che io l’amo.
®© Mario Italo Fucile
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