Sai, non
devi abbassare i tuoi bellissimi occhi
quando involontariamente i nostri sguardi
s'incrociano,
non arrossire
nel profondo dell'animo
un animo
puro come i sentimenti che celano.
Sai già
che non mi serve scrutare nell'iride
per sapere ciò che a te stessa nascondi, sai
che so
lo
percepisco da piccole cose,
lo intuisco e ne conosco i segnali.
Sono i
medesimi che fanno muovere il mondo,
gli
stessi che lo rendono bello
e per cui esistono il sole e le stelle.
Mi sento
come pesce nell’acqua,
guizzo veloce
fra i tormenti dell'animo
mi immergo nei tuoi sentimenti profondi
che come flutti di un mare in tempesta
s'infrangono
sulle rocce della mia esistenza.
Osservo
il moto ondoso d’immense distese d'acqua marina, l'innalzamento del loro
livello per l'alta marea,
il
conseguente lento riflusso delle acque dall'arenile.
Gli
stessi movimenti che celi nel cuore
lascia
sempre un segno la risacca lungo le coste
un segno che è una carezza un piccolo dono
d'amore.
Un’armoniosa creatura degli abissi profondi
che come la sirena incontrata da Ulisse,
con armoniosi suoni incanta l'animo mio.
Ciurma slegate il mio corpo dall'albero
maestro
lasciatemi andare con lei nel profondo del
mare fra i flutti
per morire finalmente, struggendomi il cuore.
Il mare è
come una magnifica palpebra con delle stupende ciglia,
che si dischiude su un lido
incantato di finissima sabbia,
scura
come le tue guance o candida come il perlaceo sorriso.
Schiarisci
con i tuoi grandissimi occhi lembi d’una marina
sulla quale, protetti allo sguardo indiscreto
d’estranei dalle carcasse di vecchie scialuppe,
giacciono i corpi avvinghiati di giovani
amanti.
Fallo ti
prego magnifica stella marina
trascinata
dalle onde di notte e adagiata nel silenzio e nel buio più assoluto
su questa sponda chiamata desio.
© Mario Italo
Fucile
Nessun commento:
Posta un commento