martedì 10 marzo 2015

TI ASPETTAVO



Sei tornata così casualmente
non mi ero accorto chi si celasse dietro quel nome
dolce suono per le mie orecchie
felici ricordi della mia mente

Viso pulito come il tuo riso
due fossette nelle rosee tue guance
occhi lucenti che scrutano
che puntano direttamente al cuore
e domandano chi sei cosa vuoi?

Labbra carnose di rosa abbellite
ciglia scure come i capelli
chioma d’ una regina che si è fatta corona
mani affusolate per accarezzare

Che sia un volto di bimbo
o d’un uomo che tu hai amato
persona che sai non ti ha dimenticato.

Una breve intensa storia d’amore
bloccata solo da una pennellata di grigia paura
oppure da una goccia d’ estremo pudore
come quello  d’ una  vergin fanciulla
tormentata da desiderato soffocato ardore

Conflitti di contraddizioni e velate passioni
che attraverso la luce del viso
trasmettono malcelate esplosive emozioni.

So che dietro quelle perle si nasconde tristezza
che la gioia è svanita dal cuore
che come tutti noi hai bisogno d’amore.

Mi è bastato rivederti ancora una volta
guardarti nella profondità delle pupille
entrare nella profondità dell’anima come in anfratti
per capire che alla fine non ci siamo lasciati
ma solo dal tempo e dalla vita distratti.

Nessuno mai saprà veramente il tuo nome
nè lettera vocale da me verrà pronunciata
dovranno immaginarti nei sogni d’una notte
come una regina dolcissima e bella
già la stessa che per me è stata una stella.


© Mario Italo Fucile

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