sabato 18 luglio 2015

FUNAMBOLI





Se non sai il dolore ascoltare
non riuscirai mai a cantare

Se non riesci ad esprimere ciò che nel cuor tu hai
non crescerai.

Se non ascolti le emozioni non col cuore
né con la mente
ma di pancia, con il basso ventre
non puoi gustar appieno le tue emozioni.

Se hai paura delle tue paure
lo stesso avrai di poter gioire
se non ti lasci andare evitando il controllo
ancor una volta subirai l’ennesimo crollo.

Camminiamo come funambuli su un filo teso
una corda che traballa, che vibra, che si allunga
adattandosi al nostro cauto passo
per non farci cader ogni volta più in basso.

Asta in perenne equilibrio ci aiuta
mani sudate l’afferrano
glutei serrati, corpo eretto, muscoli tesi.

Gambe alternate, avanzano
Le piante dei piedi,
il trifolo di acciaio, come dita prensili afferrano.

Attraversando in spasmodica tensione
il lungo percorso della nostra vita.

Ma quante corde e quanti burroni ancora?

Non lo sapremo in futuro se non lo sappiamo ora

© Mario Italo Fucile

Immagine da Web

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