giovedì 16 luglio 2015

HAI PUR PIANTO




Ti ho vista piangere quel giorno di primavera
sotto le stelle di una accaldata sera
la luna illuminava il tuo sorriso
splendente come lo era anche il tuo dolce viso.

Hai pianto, hai pianto tanto,
lacrime non di gioia ma di sofferenza,
rigavano le tue rosee guance.

Pensavi che ti avrei per un’altra abbandonata,
ricordi?

 In silenzio mi guardavi costernata.

Dov’è finito, ti chiedevi, il nostro grande amore,
o forse non è mai iniziato?

Interrogavi il cuor tuo con apprensione
attendendoti da me quell’attenzione  
che avrebbe fugato ogni tuo dubbio
per far rivivere il sole della speranza.

Il tuo cuor tutto avrebbe accettato
purché al tuo fianco fossi rimasto.

Quella notte, dalle tue braccia e dai raggi di luna,
nel silenzio più assoluto,
 sono stato abbracciato.

Sono rimato con te perché incantato.


© Mario Italo Fucile

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