Allungo la mano nel letto
cerco il tuo corpo al mio
fianco
stringo il pugno chiuso al mio
petto
apro gli occhi
guardo attorno, invano
ti cerco disperatamente ma
sei lontano.
Come principe sei apparso nel
mio sogno
Hai preso come demone l’anima
mia
Come un fantasma, il corpo.
Non riesco a cacciarti dalla
mia mente
Il pensiero di te mi pervade
in modo struggente e permanente
Disperata allungo la mia mano
Cerco la tua ma sempre invano
Ogni fatica mi par or vana
È come se io da te fossi
lontana
Eppure sento il tuo calore
Seppur la lontananza ci
divida con dolore
Che non esiste se esiste il
nostro amore
Perché la tua mano è sempre
qui
alla mia legata con un fiocco
di passione
in una struggente condivisa
ossessione.
© Mario Italo Fucile
Immagine da Web
© Mario Italo Fucile
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