martedì 21 luglio 2015

LO SPAZIO CHE CI UNISCE





Allungo la mano nel letto
cerco il tuo corpo al mio fianco
stringo il pugno chiuso al mio petto
apro gli occhi
guardo attorno, invano
ti cerco disperatamente ma sei lontano.

Come principe sei apparso nel mio sogno
Hai preso come demone l’anima mia
Come un fantasma, il corpo.

Non riesco a cacciarti dalla mia mente
Il pensiero di te mi pervade
 in modo struggente e permanente

Disperata allungo la mia mano
Cerco la tua ma sempre invano
Ogni fatica mi par or vana
È come se io da te fossi lontana

Eppure sento il tuo calore
Seppur la lontananza ci divida con dolore
Che non esiste se esiste il nostro amore

Perché la tua mano è sempre qui
alla mia legata con un fiocco di passione

in una struggente condivisa ossessione.

© Mario Italo Fucile

Immagine da Web 

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