C’è la guerra attorno a noi,
imperversa violenza e non vediamo
egoismo e sopraffazione che
non sentiamo
soffochiamo i migliori sentimenti
preferendo spiacevoli tormenti.
Si vive con superficialità
Non interessa il contenuto ma
all’apparenza.
Sentimenti insulsi,
figli o lontani parenti
di quella matrigna chiamata
diffidenza.
L’ipocrisia come acqua
salmastra
Nella laguna e nel delta di
un fiume
si mescola.
Corrode, imputridisce
anche l’anima più pura,
la sorgente più limpida
risale il rio fino alla
fonte,
s’impadronisce di noi,
avvolgendo con i suoi tentacoli
come piovra
Il nostro animo e la nostra
mente.
Macera
I sentimenti di vera
amicizia,
sgretola il vero amore
sostituendolo con un clone,
l’egoismo puro, affetto che non
esiste
E che par vero.
Si nota il saluto distaccato
e frettoloso
gli occhi di chi lo fa sono
opachi,
lo sguardo è ambiguo e
sospettoso.
Nell’anima loro non c’è il
sole
Solo oscurità, la luce dell’amore
è sparita
dal buio della cattiveria sostituita.
Sembriamo in tanti in questo
mondo,
e invece siamo soli.
Gridiamo “PACE”
Ma nel pugno ben celato
dietro la schiena,
stringiamo un coltello, dal fodero, sguainato.
Non un mazzo di fiori,
non un seme di speranza da
piantare
nella feconda terra.
Preferiamo il nostro ego
ad un mondo da amare .
© Mario Italo Fucile
Nessun commento:
Posta un commento