martedì 19 agosto 2014

VULCANO





Lava incandescente scivola irrispettosa
nelle tranquille acque marine
Il calore da essa emanato si fonde,
sprigiona vapore,
verso il cielo sale e genera nuvole.
  
Batuffoli rosei di perdizione che si trasforma in amore.

Spiaggia una volta biancheggiante
 di luminose trapezoidali forme  composta,
luccicante distesa  diamantifera,
 ai raggi del sole nella loro nudità esposta,
or ricoperta lascivamente da lava infuocata
che tutto avvolge in un caloroso abbraccio mortale.

Si disperde silenziosa fra i flutti
 che si surriscaldano di dimenticata passione,
onde sconvolte da un sentimento
nell’oblio dei ricordi abbandonato

Fuoco d’ardore da tempo remoto
nel cuore seppellito da pietre d’ argilla,
semisfera di un forno, da nuova linfa
di legna, mai più alimentato.

Bocche che vomitano lapilli incandescenti,
stelle filanti che ricoprono
ignudi corpi di giovani e vecchi amanti,
come manti di fuoco infernali,
mummificandoli, bruciando l’anima loro
con il fuoco della passione
in antichi calchi di gesso bloccata,
in pose d’erotismo sensuale fotografate
e lascive gesta di generoso amplesso
 immortalata.

Pose di sensualità permanente in teche di vetro riposte,
in case che sono musei dell’amore dimenticato.

Gessi che hanno bisogno che qualcuno li trovi,
li faccia rivivere, li ritrasformi.

Che l’acqua marina li accarezzi
donando un alito di vita e speranza
trascinandoli lontano fra i flutti,
per rivivere nella profondità dei mari
fra anemoni  di variopinti colori,
come i bronzi di Riace, nuove forme
di mutato ed eterno amore.



By Mario Italo Fucile

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