mercoledì 13 agosto 2014

MANI SPORCHE






MANI SPORCHE

A vent’anni spacchi il mondo
Guardi il cielo e il sole arride
Bianche nuvole toccan un dito
E come un bimbo giri in tondo.

Una semplice filstrocca
Che trasmette il mio sentire
Sono anni che lavoro
Ho pensato sempre a loro.

Mi son chiesto cosa lascio
Dietro a me e nel futuro
Un paese all’oscuro
Buio, triste e allo sfascio.

Non c’è nulla per chi lavora
Chi ne è senza, morte sfiora
Manca anche la speranza
Il pilone di una stanza

Sta crollando questo Stato
Dai politici  abbandonato
Donne vecchi e pur bambini
Son vittime innocenti.

Sono cavie di un sistema
Che prosegue e non frena

Che sui corpi ci cammina
Vede sangue e non trema
Solo i soldi son importanti
Se di fogna son la crema
Non importa, usan i guanti.


 © By Mario Italo Fucile

Nessun commento:

Posta un commento