mercoledì 13 agosto 2014

LA GATTA E LE SUE FUSA




Non ho perso nulla,
mi sono accorto di aver amato il niente
solo un fantasma opaco
privo di sentimento
ma pieno solo di egoismo e risentimento.

Mi son svegliato sereno,
dopo una giornata d’intensa agitazione.
Perché mi son chiesto
di me non si fida, mi caccia
trova scuse ha paura,
e qualsiasi pelo mi rinfaccia?

Le è caduta la maschera finalmente
Non è quella che pensavo
Né quella che sognavo
Ho capito con certezza
 che per me  non era niente.

 Solo sofferenza continua,
priva di  sentimenti puri,
di delicato amore, spensieratezza
ma di permalosità ricoperta,
come una regina vestita di stracci.

Non quelli esterni, ma del cuore,
una venditrice di fumo e non di amore.
Mi sono svegliato dicendomi, lasciala stare,
è inutile soffrire, non andarla  più a trovare.

E’ solo un continuo rimprovero o una minaccia,
No, non capite male
 Non m’interessavano le sue braccia
Né mai  mi ha donato del caviale.

Se devo dire il vero, or che l’ho conosciuta,
ho capito che fra le sue parole
ed i fatti, non v’era coerenza
Ma solo falsa apparenza,
 gratuita  e per oro a tutti  venduta.

Han scoperto che tra dire ed il fare
C’è di mezzo il mare,
 l’ hanno vista,
falsamente cristianità predicare,
sembrava leggesse una bibbia,
ma senza sentimento e vero desiderio d’amare.

È bastato un piccolo sondaggio per capire:
“ signori ditemi se ho sbagliato “
Se è vero o no, indicatemi per cortesia
se ho ragione io, o dove ho mancato.

E lì è caduta la regina e i suoi strali
Solo stracci di cotone avvolta,
come tutti noi, piccoli esseri mortali.

Non avevo più voglia di sentirla
Non seguirò più alcuna/o Anna Marchi delle parole,
Non si è rilevata come pensavo
Quella splendente meraviglia.

Per me la radio questa sera sarebbe rimasta spenta
Si è guastata da sola si è bruciato un filamento
Prima che l’accendessi s’è rotta,
come quella che ho in cantina,
e per me è terminato questo tormento.

Non se ne è accorta e sarà  anche contenta.
Mi ha preceduto d’un soffio con l’ennesima scusa,
proprio perché l’avevo doppiamente smascherata
e non m’avrebbe più incantato con le sue fusa.


© by Mario Italo Fucile

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