Luigina Scudiero
*°* Cerbiatta
Muoveva sinuosa i suoi
fianchi
Ancheggiando come puledra di
razza
Il suo corpo slanciato e
aggraziato
Si agitava in spasmi
d’ardore.
I suoi zoccoli mordevan il
terreno
Ricoperto d’erba e di fiori
Lasciando segni indelebili
Di evidenti repressi ardori
Annusava nervosa nell’aria
Alla ricerca di odore di maschio
I suoi occhi sbarrati
gurdavan
Speranzosi fra la flora nel bosco,
cercando l’amore nascosto.
Cerbiatta perennemente in
calore,
alla ricerca di giochi
proibiti.
Di gioiosi momenti,
di felici focosi tormenti.
Donna dai lineamenti
slanciati,
sguardo acuto avvincente
La fragranza del corpo e del
sesso
Attirava del re della foresta
desiderio da tempo compresso.
Donna al suo pari non c’era
Amante perfetta
Bambina sincera.
Amava giocare con innocenza
Senza represse ipocrisie
di giorno di meriggio e di
sera.
Animale perfetta e di razza,
cerbiatta dai grandi occhi
sinceri,
dai capelli corvini.
Pupille dilatate di notte
Per scrutare antri proibiti,
posti nascosti e più neri.
Un corpo piacente e sinuoso,
un collo da mordere e da
tenere
Un insieme di membra corposo
da prendere senza aspettare.
Assieme di morte e di vita,
struggente attimo d’intenso
piacere
innamorati non solo del corpo
ma del motore di questo godere.
Un cuore grande di donna
Un volto triste ma di madonna
La felicità e la gioia di chi
sa donare
il frutto di ciò
che non ha avuto e desiderava avere.
Corriamo assieme nella
foresta
Senza tabù o falsi pudori
Facendo d’ogni attimo di vita,
una grande bellissima festa.
© by Mario Italo Fucile
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