mercoledì 23 luglio 2014

LA STRISCIA DELLA MORTE





Luigina Scudiero

*°*  la striscia della morte

Sparisce all’orizzonte in un punto lontano,
Scompare nelle nuvole adagiate su ripiani di cielo.
Un cristallo nell’ampiezza sua, indefinito
da bagliori di luce accarezzato
Un percorso che in alto conduce
Verso un luogo a noi sconosciuto.

Cammino ai bordi di quel nastro d’asfalto
fettuccia color antracite,
che  ricorda polvere di morte
 d’elevate nefandezze  portatrice 
che una stella  dall’alto riversa
su arida terra d’un deserto infelice.

Liscia gradinata che va verso il sole
Che porta dove non arride sorriso
In cui candide anime si son rifugiate
rifuggendo da questo immenso squallore.

Miscuglio orrendo di sassi e cemento,
di morte, di sangue, di corpi straziati
di membra cosparse, carbonizzate.

Mamme, fantasmi vestiti di nero,
Si strappano i capelli
Versano lacrime amare
Abbracciano minuscoli corpi
D’ ematico liquido vestiti
 e di laceranti ferite abbelliti

Il verde di alberi una volta fioriti
per sempre è scomparso.
Resta il bianco del loro candore
Insieme di colori della bandiera
di questo popolo dalla terra  privato.

Un Davide che combatte una guerra già persa
In una carneficina che è tutta un orrore,
contro un Golia da corazza d’acciaio protetto,
solo con fionde,  grandissimo orgoglio
e immenso  dolore.


By Mario Italo Fucile 

4 commenti:

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  2. Ciò che scaturisce dalla lirica è un accorato grido affinchè l'umanità intera si desti da questo torpore, dove innocenti vite vengon massacrate ogni giorno da un truce usurpatore assassino "Israele", nella terra di Palestina, terra dei palestinesi e non di chi con la violenza fa suo ciò che è bene altrui negandogli la vita. Grande poeta complimenti.
    Rosa Calderone
    Pres. Ass. Artistico Lett. Engel von Bergeiche

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    1. ti ringrazio sei sempre molto gentile buona serata

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