Luigina Scudiero
*°* la striscia della morte
Sparisce all’orizzonte in un
punto lontano,
Scompare nelle nuvole adagiate
su ripiani di cielo.
Un cristallo nell’ampiezza sua,
indefinito
da bagliori di luce accarezzato
Un percorso che in alto conduce
Verso un luogo a noi
sconosciuto.
Cammino ai bordi di quel
nastro d’asfalto
fettuccia color antracite,
che ricorda polvere di morte
d’elevate nefandezze portatrice
che una stella dall’alto riversa
su arida terra d’un deserto
infelice.
Liscia gradinata che va verso
il sole
Che porta dove non arride
sorriso
In cui candide anime si son
rifugiate
rifuggendo da questo immenso squallore.
Miscuglio orrendo di sassi e
cemento,
di morte, di sangue, di corpi
straziati
di membra cosparse,
carbonizzate.
Mamme, fantasmi vestiti di
nero,
Si strappano i capelli
Versano lacrime amare
Abbracciano minuscoli corpi
D’ ematico liquido vestiti
e di laceranti ferite abbelliti
Il verde di alberi una volta
fioriti
per sempre è scomparso.
Resta il bianco del loro
candore
Insieme di colori della bandiera
di questo popolo dalla terra privato.
Un Davide che combatte una
guerra già persa
In una carneficina che è
tutta un orrore,
contro un Golia da corazza
d’acciaio protetto,
solo con fionde, grandissimo orgoglio
e immenso dolore.
By Mario Italo Fucile
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EliminaCiò che scaturisce dalla lirica è un accorato grido affinchè l'umanità intera si desti da questo torpore, dove innocenti vite vengon massacrate ogni giorno da un truce usurpatore assassino "Israele", nella terra di Palestina, terra dei palestinesi e non di chi con la violenza fa suo ciò che è bene altrui negandogli la vita. Grande poeta complimenti.
RispondiEliminaRosa Calderone
Pres. Ass. Artistico Lett. Engel von Bergeiche
ti ringrazio sei sempre molto gentile buona serata
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