domenica 27 luglio 2014

MONTAGNE RUSSE



Passioni incontrollate
Corpi attorcigliati
Arti fra loro accartocciati,
corpi ignudi coperti di sudore

Braccia che si allungano
Dita che s’intrecciano
Bocche che si uniscono,
Gemiti nell’aria si disperdono
In echi che nel vuoto
fra pareti di velluto rimbombano

Suoni gutturali, voci sottili
Sospiri e gemiti e urla si rincorrono

Piacere incontrollato
Muscoli che si contorcono
Sussultano in un ballo cadenzato.
Scatti, sobbalzi, abbracci carezze
Gocce di sudore scivolano
lungo il viso e baciano il ventre.

Sembrano lacrime di gioia
Ma sono perle di goduria
In un altalenarsi di eccitazione
di morte e di controllo
Resistenze che cadono
Come vestiti stracciati
Da mani impazienti

In un saliscendi di sensazioni
Montagne russe
Che ti portano alle alienazioni
Della propria moralità
Finto perbenismo di questa società.

Amore, alibi per un gioco meraviglioso
Alti e bassi nell’eccitazione più intensa
In quel Paro giochi chiamato ardore.
Montagne Russe che struggono il cuore
Paure struggenti che hanno un sapore
Vertigini confuse grida perle di felicità
Scendono dagli occhi rigando di nero il volto.

Montagne russe come la nostra vita
Dall’alto al basso con estrema velocità.
E da giù a su con false e vere virtù.


©® by Mario Italo Fucile 

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