Passioni incontrollate
Corpi attorcigliati
Arti fra loro accartocciati,
corpi ignudi coperti di
sudore
Braccia che si allungano
Dita che s’intrecciano
Bocche che si uniscono,
Gemiti nell’aria si
disperdono
In echi che nel vuoto
fra pareti di velluto rimbombano
Suoni gutturali, voci sottili
Sospiri e gemiti e urla si
rincorrono
Piacere incontrollato
Muscoli che si contorcono
Sussultano in un ballo
cadenzato.
Scatti, sobbalzi, abbracci
carezze
Gocce di sudore scivolano
lungo il viso e baciano il
ventre.
Sembrano lacrime di gioia
Ma sono perle di goduria
In un altalenarsi di
eccitazione
di morte e di controllo
Resistenze che cadono
Come vestiti stracciati
Da mani impazienti
In un saliscendi di
sensazioni
Montagne russe
Che ti portano alle
alienazioni
Della propria moralità
Finto perbenismo di questa
società.
Amore, alibi per un gioco
meraviglioso
Alti e bassi nell’eccitazione
più intensa
In quel Paro giochi chiamato ardore.
Montagne Russe che struggono
il cuore
Paure struggenti che hanno un
sapore
Vertigini confuse grida perle
di felicità
Scendono dagli occhi rigando
di nero il volto.
Montagne russe come la nostra
vita
Dall’alto al basso con
estrema velocità.
E da giù a su con false e
vere virtù.
©® by Mario Italo Fucile
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