Luigina Scudiero
*°* La perla e il pescatore
Un legno incrostato d’alghe e molluschi,
dormiente si cullava fra le braccia d’acque
incantate
dalla profondità dell’immenso colorate
e dai riflessi del sole
e della
verdeggiante natura contaminate.
Azzurro specchio riflettente un incanto
due legni che sembravan avvinghiati.
Come amanti l’un l’altro sovrapposti,
in una frenetica danza d’amore scomposti.
Immagine riflessa in uno specchio
Dalle onde deformato
Che davano al movimento di questa coppia
L’impressione d’un amplesso incontrollato.
Barca da corda di canapa ad un ottone legata
Donna indifesa al letto ammanettata
Sul fondo un ferro a due punte li tratteneva.
arrugginita e nella sabbia sprofondata.
Giovan aitante pescatore,
col viso bruciato dal sole
coi movimenti aggraziati e sicuri,
guizza veloce come delfino.
Profondo l’oceano
Muscoloso corpo di uomo
volto e fattezze d’un piccolo grande bambino.
Cerca nell’Eden del mondo marino
Per la sua donna che sulla spiaggia l’attende
Il più bel dono in quel mondo divino.
Nuota fra rocce ricoperte di alghe e di valve
di anemoni colorati, fluttuanti
fra variopinte stelle marine, cavallucci
impettiti, sognanti.
Pesci tropicali, d’arcobaleno striati.
luccicanti meduse, lampadari sgargianti.
Lì nella sabbia fra le dorate stelle marine,
fra conchiglie di forme diverse
nelle profonde acque turchine
La vede
E’ una delle più belle creature
Dormienti nella sabbia supine.
E’ l’ostrica perlacea
Nel suo cofanetto, l’’afrodisiaco dono
Ora è sicuro sa che non ci sarà per lui
mai più l’abbandono
By Mario Italo Fucile @
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