Luigina Scudiero
*°* candore di rosa
Candida rosa profumata di
sogni
Sei lì dal mare lambita, ma
non appassita
Sotto il sole di luce
abbagliante,
Fra la sabbia più fine adagiata
Disperata, sola, abbandonata.
Sai cosa vuol dire nutrimento
mancato, d’amore.
Subisci inerme un vuoto
struggente
che afferra il tuo cuore.
Ti mancano le melodie di
angeliche note.
Calore sicurezza, appoggio
sincero
languide carezze, baci
appassionati
dolci effusioni,
Preliminari prolungati.
Sulla spiaggia garbatamente adagiata
il calore del sole disidrata
la tua morbida pelle
candido fior, una regina fra le più belle.
Inebriante profumo si espande
nell’aria
Irresistibile richiamo per
nuovi amori,
per essere raccolta come
tutti quei fiori
e in un vaso di cristallo
posata .
Chi ti ha adagiata, supina sull’arenile
In una notte abbagliata di luce
soffusa
Luce di stelle e di luna
diffusa
Protetti dallo sciacquio di
onde invidiose
Ha danzato con te con fare
gentile.
Ha rivolto a te parole in
prosa cantate,
t’ha incantata con sogni e
illusioni,
le resistenze ti sono mancate
e hai donato il tuo magnifico
fiore.
Sei sola dall’acqua del mare
lambita
non suona più quelle note
quel vile.
Ora sai cosa vuol dir d’amore
straziarsi,
a rancore e a rabbia
abbandonarsi.
Capisci cosa vuol dire in
eterno sperare
Conosci purtroppo la parola “
pregare”
Sai cosa vuol dire non essere
accettata.
E’ morte profonda nel cuore,
che ti assale come sete
dannata
attorno, solo onde, d’ acqua
salata
Come è la vita di chi non è più amata.
Le onde s’accavallano spumeggianti
sull’arenile
Si avvicinano al tuo candido
corpo
Per trascinarti nel profondo
dei mari
Là dove c’è solo buio freddo glaciale
Mancanza d’amore
Dove non esiste la parola “calore”.
Ma sei viva e più forte di
prima
alcuni petali sono forse appassiti
Fra milioni di dorate
pagliuzze adagiata.
Vestita solo di ricordi e dolci
momenti vissuti.
Resisti caparbia con un dolce
suadente sorriso.
Aspetti un uomo che pulisca la
sabbia
Usando un delicato soffio d’amore.
Scoprendo il bocciolo fra
petali esterni appassiti.
E annusi,
portandolo sempre nel cuore,
quella stupenda fragranza
interiore.
© by Mario Italo Fucile
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