mercoledì 30 luglio 2014

IL TRAVAGLIO





Piccoli pargoli innocenti,
anime pure
dolci e fragili cherubini
su raggi di luna discesi
vengono alla vita
tra materni tormenti.

Esseri gracili, secondo cuore
d’un corpo di donna dal ventre
rigonfio,
essenza fragrante  d’amore.

Legame che nutre dolcezza,
simbiosi di speranza che nuota
nel mare d’una passata passione.

Liquido amniotico,
bacino ricolmo di lacrime
 miscuglio di gioia,
di trepidante timore.

Alimento e protezione.

Assenza di suoni,
musiche melodiche,
vibrazioni d’amore,
 da piccole onde trasmesse,
cantilene da labbra di donna emanate.


Mani protettive sul ventre posate.
carezze di madre che attende,
nascenti angeli che donano luce
dopo lungo travaglio
 fra grida con difficoltà trattenute.

Un vagito rompe il sacro silenzio
È pianto di liberazione da ogni tormento
E’ nato il frutto d’un grande atto d’amore
Amplesso, strumento di passione
e di languido intensissimo ardore .

© Mario Italo Fucile


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