sabato 5 aprile 2014

CLOCHARD

                     





Lo cercate nella casa del Signore e non lo scorgete!


Camminate veloci per le città senza sentire il suo passo, ascoltate nel silenzio più assoluto ma non udite.

Non percepite il suo respiro né il grido angosciato che esce dal profondo del suo petto dilaniato dalle lance moderne dell’indifferenza e dell’avidità. Lunghi aculei di orgoglioso e inutile cinismo che trafiggono il cuore più che il costato.

Scambiate le gocce che scivolano dai suoi occhi rattristati e delusi, come semplici rivoli di sudore, risultato più di fatica fisica che del perduto amore.

Camminate nel sangue senza riconoscerne neppure il colore, né ne sentite il vomitevole odore. 
Sentore che ovunque ormai la terra, da esso incrostata, emana come palude malsana della nostra normalità indolore.

Terra di melma e di fango, mondo senz’anima e dal cuore indurito, abitato da mostri e da insetti voraci. Mentre la malaria, cupidigia di giorni moderni,  riscalda le fronti e le meningi che pulsano forte e danno febbre e rancore.

Non lo vedete né lo sentite, Lui è lì che stende la mano coperta da un misero guanto incrostato di sporco terreno, certo per chiedere ma anche  dare, come nel tempo ha cercato di fare.

Nessuno ascolta, passa la gente indaffarata e distratta con passo veloce e felpato girando la faccia e abbassando anche il capo. 

Non crediate di sfuggire al suo amore, esso è lì sempre con voi l’ha contagiato con il suo dolore. Colui che vedete non è altro che il volto di Cristo, nostro Signore.

®© Mario  Italo Fucile 




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