L’amore non è per un solo
elemento, che sia, un uomo, donna o animale,
il mondo o il firmamento.
E’ qualcosa che circonda in
quest’universo ogni suo componente.
E’ una fantastica scia che ti
avvolge in un tormento sereno e sconvolgente.
L’amore è come un insieme di
strumenti che emettono, di un cantico,
un solo unico grande frammento.
Dolci entusiasti simboli fluttuanti,
note che il cuore, nella sua completezza
avvolgono, sollevando anche per un attimo
quel velo di mesta tristezza.
In questo insieme melodico di
sintonie primordiali….
Nel pentagramma d’incisi
geroglifici e diagrammi musicali,……
L’amore non può essere certo gelosia
e possesso,
Sarebbe l’unico modo per crearne
un plausibile decesso.
La libertà è l’unico fondamento,
che lo caratterizza come elemento,
La continuità è l’indissolubile,
legame per l’altrui sentimento.
Gelosia, possessività esagerata e
personale egoismo,
Rovinano questo magico sogno,
assieme ad un egoistico altruismo.
Gioire è lasciar libera la mente
di poter nei sogni spaziare.
Significa lasciare che le corde
vocali siano libere e felici d’esprimersi.
Con versi d’amore, e dolci nomi
di donne da poter con schiettezza nominare.
E seppur il nome non sia quello usuale,
con questo cantico riuscir a cimentarsi.
Tutto ciò aiuterà a costruire un
piccolo nido in cui potersi alla fine venerare.
Adorare è la consapevolezza che
chi nasce non è figlio tuo ma sol del Creato,
Essere appena concepito, per il
genitore già autonomo, e da ammirare.
Bimbo libero nell’immenso creato,
uomo o donna responsabile a Dio e al proprio operato.
Tradimento è quello, di genitori
impreparati che non sanno cosa insegnare.
Che non ascoltano il suono celestiale, quello
della semplicità e del dolore.
Non sono quelli che lasceranno i
figli liberi ma senza negligenza alcuna, di poter serenamente errare.
Guidare con rispetto gentilezza
affettività autorevolezza è il vero amore.
Ardore di donna è anche, con la
morte nel cuore, quello di lasciarti girovagare,
Perché come altri, lui ha scelto
un nuovo strumento da imparar a suonare.
Questo è il vero TRADIMENTO, voler
a tutti costi idolatrare.
Come fece Narciso.
Non tanto il partner, ma
orgogliosamente la propria figura, che nello stagno troppo spesso compare.
In quell’acqua ricoperta da
splendide profumate ninfe, con sguardo deciso.
L’amore ossessivo di chi è stato troppo o
troppo poco amato a questo lutto.
Non riesce più a far buon viso
Per loro essere amati, innalzati
in cielo o approvati era l’insieme di un tutto.
Ora si crogiolano nel ricordo di
tempi passati, con la speranza che un giorno.
Lui ritorni sconfortato e
implorante o persino distrutto.
Forse scatterà la passione,
cadranno i vestiti, non sarà vero amore,
Ma di questo, solo nel freddo piatto,è
un semplice anche se piccante contorno.
®© Mario Fucile
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