Apro gli
occhi all’alba del nuovo giorno,
Alzo lo
sguardo guardandomi attorno e non trovo.
Allungo la mano sul letto al mio fianco, stringo,
tocco e non trovo,
solo il
vuoto fra le mie dita, nient’altro.
Stringo
il cuscino al mio volto, lo bacio ,ne inspiro l’odore, e non sento fragranza
m’illudo
nell’ombra di stringere un viso di donna e sentirne il profumo di rosa.
I miei
occhi rimangono chiusi, nel terrore del sole che illumina il buio,
Luce del
giorno che tu sia maledetta, lungi il tuo sguardo da me.
Una nuova
giornata si svolge ai miei piedi, cerco e ma invano.
Un nuovo
supplizio si offre, compagno di vita nel giorno che avanza.
La carne
esige, il cuore s’impone, la mente implora ciò che non ho,
Altra
carne, altro cuore, una bocca da baciare, ossessione dei miei sogni.
Ma tu non
accorri, resti per sempre illusione lontana nel tempo,
Serro
ancor più le palpebre per mirarti nella mia fantasia, ma il tuo volto non c'è.
Sono qui
che attendo di baciar le tue ciglia, che però non scorgo.
Come
ancor non distinguo la luce del cuore diffusa dagli occhi tuoi scuri.
Scorro le
dita sul lino, per sfiorar la tua bocca che invece è lontana.
Come non
sento sotto le mie tenere carezze, la pelle ambrata del tuo corpo ancora
acerbo.
E’ duro
svegliarsi a prima mattina senza calore, senza speranza alcuna,
Mordo di
rabbia la stoffa, straccio il lino che mi avvolge al tuo posto.
Ma so che
stringo fra i pugni un’illusione, solo vento d’inutile passione,
Di carne
e carezze di baci struggenti, d’un sorriso che basta a riempire il mio vuoto.
Ingoio il
liquido amaro della realtà quotidiana, il fiele d’una vita passata .
Per
quanti anni oh Signore dovrò rimanere ibernato in un corpo ormai disilluso?
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