lunedì 19 maggio 2014

RESURREZIONE




In ognuno di noi c’è un Cristo
Un essere nel cuore ferito e nel costato dilaniato
Trascinato nel fango solo perché il suo amore.
Per gli esseri  umani, quelli sfruttati e più deboli non era concepito.

L’Amore faceva paura  già da duemila anni e ancor più
Quell’uomo raffigurato nelle icone, personaggio autorevole.

SI CHIAMAVA GESU’

Ciascuno anche ora porta sulle spalle una pesante croce di legno,
la porta da solo, senza alcuno sostegno.
E’ una croce pesante che deve con la forza del corpo e coi denti  trascinare.
Perché nessuno sa cosa dove e quando, lui voglia andare.

Nessuno ormai ha voglia di capire
Non sanno che la natura non si lascia gestire.
Che non può essere imbrigliata
E per questo la sua pazienza non sarà mai sufficientemente ripagata.

La croce ha segnato la nostra vita
Una vita vissuta fra lussuria oppure stenti.
In ogni caso sono stati sicuri tormenti
Perché la sua legge, quella divina l’abbiamo tradita.

 Lo hanno trascinato e appeso ad una croce
Infisso i chiodi nelle mani sui piedi fra dolori atroci
Versava lacrime rosse di sangue
Mentre il suo corpo diveniva esangue

Ognuno di noi prova spesso questo tormento.
Vuole dare amore a tutti in ogni momento,
Ma i farisei del mondo  moderno
Creano attorno a questa gente un rovente grande inferno.

Ancora oggi fra noi ci sono inganni e tradimenti.
Vendiamo venduti per quattro bronzee monete.
Ogni giornata è piena di questi tormenti
E il cielo si oscura  all’improvviso  sul nostro capo
Cirri uragani provenienti da ponente 

Sono rappresentati dall’oppio dei popoli poco assennati.
Il vizio e la voglia di divenir sempre più onnipotente.
Ha reso  bambini  giovani  e vecchi ignudi ed affamati

Ma la maddalena una volta peccatrice
Si è convertita , non è più meretrice,
è fra le donne forse la migliore
ha sbagliato ma nessuno può giudicare come ci ha insegnato Nostro Signore.

Dal costato sgorga sangue in abbondanza
Non è rosso ma trasparente scende a piccole gocce.
E con costanza
Sono solo lacrime  gigantesche  di  estremo lancinante dolore
Non quello fisico, ma quello che prova vedendo che in questo mondo

NON C’E’ PIU’ AMORE

®® Mario Italo Fucile








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