lunedì 12 maggio 2014

SO…..SO CHE MI VEDI..






                                         
So che mi segui, So che ci sei.
SO che mi ascolti,

LO SO, SI’ LO SO’

Mi leggi di nascosto forse distrattamente
Non più con l’amore di una volta, ma so, so

CHE TU MI LEGGI

Non faccio il tuo nome, quello di un fiore.
Che nessuno potrà mai trovare su questa terra.
Tanto è prezioso e delicato, un vero cuore.

Un fiore che solo io ho avuto, per un brevissimo.
 Impercettibile attimo, la fortuna di guardare, di annusare.
di cogliere con delicatezza estrema, e abbracciare.

Ora non ti vedo, sei sparita come impaurita dalla mia vita,
Ti sei cancellata dalla pagina del mio cuore e sei fuggita.
Ma non da me, ma da te stessa, dalle tue emozioni,
dai sensi di colpa dalla passione sconvolgente
che ha turbato attraversando, come una scarica
elettrica, la tua mente.

Coinvolgendo tutto di te, dall’anima, al corpo tuo soffice.
e vellutato, pur anche quel fiore.

HAI SOLO PAURA D’UN APPASIONATO EPPUR SINCERO AMORE

So, So che mi leggi, ancora sotto altro nome o in altro loco.
Nascosta dietro una persiana, scruti nel buio la luce che proviene.
Dal mio desio.
Cerchi con sguardo inquieto d’interpretare l’espressione del mio volto.
Segnali precisi che ti assicurino, che non ti turbino molto.

Hai cambiato indirizzo, io illuso, caparbio invio costanti messaggi,
Lettere piene di appassionate coinvolgenti poesie o semplici passaggi
Di vocali o consonanti che sussurro alle tue orecchie.
Un bisbiglio silenzioso cerebrale e per questo ancor più potente.

SO CHE CI SEI


Vorrei che sembrino soavi suoni, le mie parole,
Richiami e lusinghiere chimere.
Come quelli di sirene, strazianti suppliche, malinconiche preghiere
di tornare in quella casa ormai vuota in cui è rimasto solo il grigiore.
Quattro mura di nuda pietra e senz’altro colore.

Ma so, so che ci sei e che da qualche parte silenziosa mi osservi.
Sono uno strano fiore, non come te dolce, io sono grezzo ispido.  
Un fiore nato e cresciuto senza alcuna irrigazione
di quel sentimento chiamato amore.

Sono assetato come una pianta spinosa in un deserto.
Solo una goccia di te, una tua lacrima, mi avrebbe appagato,
Non ho capito che eri un fiore diverso,
Un fiore troppo delicato.

Hai chiuso i tuoi petali e nell’umida terra sei ritornata,
il tuo sogno è svanito ma io So, So, So, So!!!!

So che leggi ogni mio scritto, ogni mia riga senza chiamare.
Apri le lettere, sfogli le pagine, leggi le accartocci e poi le getti,,
Per paura di ritornare,
non so perché il mio amore ora rigetti.
Come si fa con una sigaretta se non si vuol più fumare.

Ma i francobolli li conservi staccandoli  con delicatezza e tanto amore,
Mi  hai chiuso la porta di colpo in faccia per dimenticare,
Ma io So che quei francobolli, piccoli frammenti
di poesia li incolli su un album speciale "l’insieme di tutti gli eventi".

Uno alla volta bagnato dalle tue lacrime
li incolli sulle pagine del tuo immenso dolcissimo cuore.
Ritorna da me ti prego parliamoci
Nuovamente, senza che lettere a me tornino ammutolite.
Un mittente che solo con il cuore s’esprime

Scrivendo  lettere infuocate piene di speranza e di ardore.
Lo So che mi osservi, so che non hai dimenticato e che vorresti
Sei combattuta, hai trovato la pace

IO INVECE L’HO PERDUTA


®© Mario Italo Fucile

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