So che mi segui, So che ci
sei.
SO che mi ascolti,
LO SO, SI’ LO SO’
Mi leggi di nascosto forse
distrattamente
Non più con l’amore di una
volta, ma so, so
CHE TU MI LEGGI
Non faccio il tuo nome, quello
di un fiore.
Che nessuno potrà mai trovare
su questa terra.
Tanto è prezioso e delicato,
un vero cuore.
Un fiore che solo io ho avuto,
per un brevissimo.
Impercettibile attimo, la fortuna di guardare,
di annusare.
di cogliere con delicatezza
estrema, e abbracciare.
Ora non ti vedo, sei sparita
come impaurita dalla mia vita,
Ti sei cancellata dalla
pagina del mio cuore e sei fuggita.
Ma non da me, ma da te
stessa, dalle tue emozioni,
dai sensi di colpa dalla
passione sconvolgente
che ha turbato attraversando,
come una scarica
elettrica, la tua mente.
Coinvolgendo tutto di te,
dall’anima, al corpo tuo soffice.
e vellutato, pur anche quel
fiore.
HAI SOLO PAURA D’UN
APPASIONATO EPPUR SINCERO AMORE
So, So che mi leggi, ancora
sotto altro nome o in altro loco.
Nascosta dietro una persiana,
scruti nel buio la luce che proviene.
Dal mio desio.
Cerchi con sguardo inquieto
d’interpretare l’espressione del mio volto.
Segnali precisi che ti assicurino,
che non ti turbino molto.
Hai cambiato indirizzo, io
illuso, caparbio invio costanti messaggi,
Lettere piene di appassionate
coinvolgenti poesie o semplici passaggi
Di vocali o consonanti che sussurro
alle tue orecchie.
Un bisbiglio silenzioso
cerebrale e per questo ancor più potente.
SO CHE CI SEI
Vorrei che sembrino soavi suoni,
le mie parole,
Richiami e lusinghiere
chimere.
Come quelli di sirene, strazianti
suppliche, malinconiche preghiere
di tornare in quella casa
ormai vuota in cui è rimasto solo il grigiore.
Quattro mura di nuda pietra e
senz’altro colore.
Ma so, so che ci sei e che da
qualche parte silenziosa mi osservi.
Sono uno strano fiore, non
come te dolce, io sono grezzo ispido.
Un fiore nato e cresciuto
senza alcuna irrigazione
di quel sentimento chiamato
amore.
Sono assetato come una pianta
spinosa in un deserto.
Solo una goccia di te, una
tua lacrima, mi avrebbe appagato,
Non ho capito che eri un
fiore diverso,
Un fiore troppo delicato.
Hai chiuso i tuoi petali e nell’umida
terra sei ritornata,
il tuo sogno è svanito ma io
So, So, So, So!!!!
So che leggi ogni mio
scritto, ogni mia riga senza chiamare.
Apri le lettere, sfogli le
pagine, leggi le accartocci e poi le getti,,
Per paura di ritornare,
non so perché il mio amore
ora rigetti.
Come si fa con una sigaretta
se non si vuol più fumare.
Ma i francobolli li conservi staccandoli con
delicatezza e tanto amore,
Mi hai chiuso la porta di colpo in faccia per
dimenticare,
Ma io So che quei francobolli,
piccoli frammenti
di poesia li incolli su un
album speciale "l’insieme di tutti gli eventi".
Uno alla volta bagnato dalle
tue lacrime
li incolli sulle pagine del
tuo immenso dolcissimo cuore.
Ritorna da me ti prego
parliamoci
Nuovamente, senza che lettere a
me tornino ammutolite.
Un mittente che solo con il
cuore s’esprime
Scrivendo lettere infuocate piene di speranza e di
ardore.
Lo So che mi osservi, so che
non hai dimenticato e che vorresti
Sei combattuta, hai trovato
la pace
IO INVECE L’HO PERDUTA
®© Mario Italo Fucile
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